Il limoncello è un liquore dolce, ottenuto dalla macerazione in alcol etilico delle scorze del limone ed eventualmente di altri agrumi, miscelata in seguito con uno sciroppo di acqua e zucchero.
Generalmente, si utilizza per l’infusione, alcol etilico a gradazione di almeno 90%, in cui vengono macerate le scorze (solo la parte gialla) di dieci grossi limoni per ogni litro di alcol. Il periodo di macerazione varia da ricetta a ricetta ma studi scientifici hanno dimostrato che bastano solo 3 giorni per estrarre tutte le caratteristiche aromatiche e i vari oli essenziali; dopodiché viene aggiunto lo sciroppo, nel quale le proporzioni sono sommariamente di 600-700 grammi di zucchero per litro d’acqua. Il liquore viene quindi filtrato e imbottigliato.
Mediamente dopo un paio di settimane di maturazione in bottiglia (ma per certe ricette la durata è molto minore), il preparato diviene il classico liquore di colore giallo, particolarmente adatto da gustare come digestivo dopo i pasti.
La buccia di colore giallo citrino, ottenuta dai migliori limoni di forma ellittica, simmetrica e di dimensioni medio-grandi, è l’ingrediente principale del limoncello, contenente oli essenziali che conferiscono al liquore un aroma molto deciso, nonché un gusto molto forte.
Secondo la tradizione, il limoncello nasce agli inizi del Novecento e la sua paternità viene contesa tra sorrentini, amalfitani, capresi e sardi[9]: molto rinomato, infatti, è quello prodotto in Campania utilizzando il limone di Sorrento (il “femminello”) o lo sfusato amalfitano IGP[10].
In seguito alla popolarità raggiunta dal Limoncello in Italia, anche gli Stati Uniti hanno iniziato a produrre limoncello, usando i limoni della California, che equivalgono al 90% della produzione nazionale.
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